( aggiorn. dic.2016 )
FONDI PER LA GIUSTIZIA*
La giustizia italiana punta ai fondi Ue. Nel
2017 sarà «centrale», all’interno del nuovo modello organizzativo del Ministero
della giustizia, il ruolo della nuova Direzione
generale per il coordinamento delle politiche di coesione, struttura
temporanea di livello dirigenziale, che avrà il compito di «attingere in modo organico dalle risorse
provenienti dai fondi europei utilizzandoli per il finanziamento di
fondamentali progetti di modernizzazione del sistema giudiziario».
L’implementazione
della nuova struttura è uno degli obiettivi strategici che il Ministero della Giustizia ha indicato
ai capi dei dipartimenti del ministero nella direttiva per la costruzione degli
obiettivi strategici 2017, pubblicata sul sito del ministero.
Quattordici le linee di azione, per le quali il ministro ha chiesto agli uffici
del ministero e anche ai responsabili degli uffici giudiziari di operare
pianificando e programmando le attività organizzative e stilando la lista delle
priorità con una particolare attenzione per il contenimento della spesa di
gestione tramite il recupero di risorse e la razionalizzazione delle attività
di servizio. L’utilizzo dei fondi comunitari, in particolare, sarà
destinato ad azioni quali l’estensione
del processo civile telematico agli uffici del Giudici di Pace, lo sviluppo del processo penale telematico, la creazione di una rete di sportelli di
prossimità decentrati che permettano ai cittadini di avere un riferimento
vicino al luogo dove vivono e di usufruire di servizi qualificati, il supporto all’ufficio del processo. Ancora più incisivi per il complessivo ammodernamento del sistema risultano i nuovi e
cospicui investimenti necessari per l’estensione del processo civile telematico a tutte le cause civili, il potenziamento delle infrastrutture e dei sistemi di assistenza e per il pieno
dispiegamento del Sistema informativo della cognizione penale (Sicp).
Il Ministro Andrea
Orlando ha annunciato che è già in fase avanzata di realizzazione il «portale
delle vendite pubbliche», un marketplace
unico nazionale per la pubblicazione e la messa in vendita di tutti i beni,
mobili e immobili, di tutte le procedure esecutive. Il portale dovrebbe entrare
in funzione entro il 31 dicembre prossimo, con l’obiettivo finale di garantire
lo svolgimento online dell’intera procedura di vendita, garantendo, così,
trasparenza e anche la partecipazione alle aste di acquirenti stranieri.
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*Comunicato
stampa a cura dell’ANAI